Vercelli. (r.g.) Sul banco degli imputati l’ex sindaco Marco Pasteris e l’ex assessore e funzionario Antonello Ravetto.
Si è tenuta giovedì 26 settembre presso il Tribunale di Vercelli la prima udienza del processo “Edilizia connection”, che vede imputati l’ex sindaco di Saluggia Marco Pasteris e l’ex assessore all’urbanistica e responsabile dell’ufficio tecnico comunale Antonello Ravetto. L’inchiesta che ha portato al pocesso è nata dalle denunce di tre parti offese: l’architetto Gian Michele Antonino, il geometra Roberto Ceresa e l’ex titolare del supermercato Sma, Giovanni Frigato, che nel frattempo è deceduto. Pasteris è imputato per tentata concussione “poiché in qualità di pubblico ufficiale, essendo sindaco del Comune di Saluggia, abusando della propria qualità e dei propri poteri, compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere Giovanni Frigato a dare a terzi denaro o altra utilità, segnatamente dicendo espressamente al Frigato, titolare di attività commerciale operante in Saluggia, che finché lui sarebbe stato sindaco di Saluggia non avrebbe fatto passare il progetto di ampliamento del suo supermercato se non si fosse rivolto allo studio tecnico Pro.Geo, affinché costoro potessero progettargli una nuova costruzione da realizzarsi su di un terreno di proprietà di Giuseppe Alesina, legale rappresentante dell’impresa Fas spa, senza essere riuscito nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà (nella specie, rifiuto del Frigato di aderire a tale costrizione)”. Ravetto è invece imputato per due episodi di abuso d’ufficio legati a pratiche urbanistiche ed edilizie. Per altri 19 imputati (cittadini che avevano presentato pratiche edilizie e professionisti locali che li avevano assistiti), il giudice dell’udienza preliminare Paolo Bargero ha emesso nel maggio scorso una sentenza di non luogo a procedere; sentenza contro cui la Procura vercellese ha presentato appello alla Corte di Cassazione. L’avvocato di Pasteris, Piero Alberto di Cigliano, ha sollevato un’eccezione sulla costituzione di parte civile di Gian Michele Antonino. Il collegio (giudici Guaschino, Dovesi e Bertagnolio) si è riunito in camera di consiglio e ha respinto l’eccezione. Si è poi passati all’ammissione dei testimoni indicati dalle parti: per Antonino è stata ammessa solo Nicoletta Maglione, vedova di Frigato. Il collegio ha infine fissato il calendario delle udienze, che si svolgeranno tutte nel 2014: l’8 maggio verranno sentiti i due testi indicati dal pubblico ministero, il 22 maggio gli altri testi e il consulente del pubblico ministero, il 5 giugno ci sarà l’esame degli imputati, il 19 giugno quello di tutti i testi delle difese e del consulente tecnico nominato da Pasteris. Seguiranno – in date ancora da stabilire – la requisitoria del pm e le arringhe dei difensori. La sentenza arriverà non prima di luglio.
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