SANTHIÀ. (r.s.) Il sindaco Angelo Cappuccio ha fatto un appello all’Asl di Vercelli perché si apra, e al più presto, uno sportello di supporto a quello già esistente a Vercelli. «I malati di gioco d’azzardo devono trovare dei punti di ascolto sul territorio – spiega il primo cittadino – e non a caso l’anno scorso presi carta e penna per scrivere una lettera all’Asl dove facevo presente che solo in città vi erano una quarantina di casi e questi dovevano essere seguiti in zona». Una lettera a cui fece seguito la risposta dell’Asl stessa in cui si dava il via libera all’apertura del centro di Santhià nel settembre del 2013.
Ma ora, passati cinque mesi da quella data, il sindaco Cappuccio torna sull’argomento e rilancia: «Lo sportello deve essere aperto al più presto e per diversi motivi. Infatti – spiega – non avendo un centro sul territorio spesso capita che il ludopatico, all’idea di andare fino a Vercelli, vi rinunci. Poi i costi di una prevenzione, piuttosto che un ricovero di queste persone, sono tre volte inferiori e infine, ma cosa non meno importante, fino al 2014 i fondi della Regione su questo progetto sono garantiti. Dunque è necessario attivarlo subito per non rischiare un rinvio continuo».
L’idea di massima era quella di aprire uno sportello per le persone che soffrono la dipendenza da gioco realizzato in collaborazione con l’Asl di Vercelli: il centro, così come progettato, avrebbe dato la possibilità di usufruire, una volta a settimana, di un esperto capace di dare un supporto medico a queste persone cadute nel vortice della dipendenza dal gioco.
«Sono convinto che si capisca la necessità di creare questo centro – conclude Cappuccio – in quanto sarebbe il tassello finale a un lavoro svolto in questi anni per sconfiggere questa piaga del gioco d’azzardo ».
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