All’11 febbraio ritirate 715.907 tonnellate e le rimanenze ammontano a 731.876 tonnellate: la metà della disponibilità per la campagna in corso è già stata ritirata e, ovviamente, il venduto è superiore al 50%. Le rimanenze a pari data nel 2013 erano di 865.511 tonnellate e nel 2012 di 867.422 tonnellate. Ritirato, entrando nel dettaglio, il 43% dei Tondi, il 43% degli Indica il 70% delle varietà da interno ed il 49% dei Lunghi A. Secondo i dati ENR le rimanenze di S.Andrea sono pari a 9.729 tonnellate, 4.588 t di Roma, 15.240 t Baldo, 22.801 t di Volano, 23.919 t di Carnaroli e 8.504 t di Vialone Nano.
Sempre molto sostenuta la domanda di risone, in particolare dei Lunghi A, da parte delle riserie. Gli agricoltori così fortemente sollecitati vendono di meno: stanno verificando la possibilità di un incremento delle quotazioni di tondi/indica, ma anche di un ulteriore aumento delle varietà da interno. In tensione il mercato dei lunghi A da export (Dardo e similari) che sono passati da 33 a 35 a 37 a 40 euro in poche settimane. Poca anche l’offerta di Augusto, Loto e Nembo. Per alcune varietà la disponibilità vendibile presente presso i magazzini dei risicoltori è scarsa: ormai introvabili Sant’Andrea e Roma.
Le quotazioni sono: Tondi 28-29 euro, Selenio 30 euro, Indica 27-28 euro, Lunghi A generici 40 euro, Loto/Nembo/Augusto non meno di 45 euro, Baldo/S.Andrea/Roma 65-70 euro, Arborio e Carnaroli circa 75 euro e Vialone Nano 85 euro.
a cura di Gian Luca Mascellino
glmascellino@me.com
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